Solo io

Maria

CIAO PA’,

Ti scrivo questa lettera a distanza di qualche anno, perché il mio tempo scorre sempre TROPPO veloce, tanto veloce che alcune volte ho voglia di non fare nulla, di stare sola con me, con i miei pensieri, con le mie riflessioni su tutto ciò che mi capita intorno, di piangere, di scrivere, di leggere e di stare sola con la mia famiglia.

In questo momento, mi piace immaginarti con la tua camicia hawaiana di colore azzurro, magari nn abbottonata, da dove spunta fuori il tuo grossissimo pancione segnato da una cicatrice e tu che sbucci, nei tuoi modi tecnici da pasticcere, una misera pesca.
O ancora, ti vedo, come se fossi reale, seduto sul divano di casa tua con in testa un cappello, tipo barchetta di carta, fatto da Giulia e le mani incrociate appoggiate sulla pancia mentre ti fai truccare come una bambola e io che rido come una pazza.

Ti sento ancora: Stella, mi chiamavi, o meglio, per te chiunque poteva chiamarsi così, perché noi donne, eravamo o stelle o signore.
Vorrei tanto dirti: passo io a prenderti domani, perché so che a te piace venire in macchina mia, perché sai benissimo che metterei il CD di Céline Dion o quello di Bonnie Tyler e che alzerei sicuramente il volume perché a noi piace cantare…

E magari un bel giro per negozi… visto che questa è l’eredità che mi hai lasciato: l’amore per lo shopping.
Eh no pa’,oggi no! C’è qualcuno che si è autoinvitato oggi a pranzo, dobbiamo rientrare..
Pallina ti aspetta e tu nn faresti mai un torto alla tua prediletta nipotina;ti si illuminano gli occhi quando arriva lei, a casa è come se arrivasse Natale.
A proposito…

Perché nn ci organizziamo per Natale? Tutti insieme, come al solito a casa tua che è la più grande. Lo so ami il Natale, il caos, i bimbi la casa piena di gente, la musica ad alto volume, le parole in dialetto molfettese che volano a destra e sinistra, tu che inizi a preparare in quantità industriali gli zuccotti, i babà e le crostate.

E poi… aspetti. E si, aspetti il tuo regalo, quello che ti faccio tutti gli anni: i calzini solo di Calzedonia, perché quelli ti piacciono tanto e io ho gusto, li scelgo proprio come piacciono a te.

Quest’anno però, come lo scorso e l’altro ancora, non ho saputo scegliere.. È che forse è cambiata la moda o forse sono cambiata io o forse è che tu nn ci sei e non ne vale più la pena, come non ne vale più la pena dirti “tvb”, perché forse non te l’ho mai detto, ma te l’ho dimostrato, almeno credo, in tanti modi.
E allora pa’, sappi che ti ho voluto bene e che te ne voglio ancora, nonostante i tuoi 1000 difetti, il tuo carattere e la tua caparbietà e ora finalmente, forse un po’ tardi dirai, ma te lo dico.

Ciao pa’, sono solo io. 
Tua Maria
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