Per Yago
Avrei voluto scrivere un’altra lettera d’amore per la persona che io amo più della mia stessa vita, perché è grazie a lui che trovo la forza di andare avanti, quando il mondo mi crolla addosso, ma questa lettera la vorrei dedicare ad un grande amico, anzi un po’ più di un amico, il mio cagnone Yago.
Te ne sei andato all’improvviso, in una brutta giornata di novembre, era il 13 novembre 2020 … Quando l’Italia stava ancora vivendo, anzi meglio sta ancora vivendo un altro lockdown, che ci impedisce di poter stare vicino e di poter vedere le persone e gli affetti a noi cari, per colpa di un decreto che prende in considerazione solo la salute fisica e non quella psicologica della gente.
Ti avevo fatto una promessa, l’ultima volta che ci siamo visti, ma che non ho potuto mantenere, ti avevo detto che ci saremmo visti presto, ma purtroppo non è stato così.
Avrei voluto poterti dare un ultimo bacione sul testone, ma mi è stato impedito, perché mi trovavo a soli 2 km di distanza, nello stesso comune e nella stessa regione.
Avrei voluto poterti dire quanto io ti volevo bene, anche se so che lo sapevi, perché lo si poteva vedere dentro i tuoi grandi occhioni.
Avrei voluto venirmi incontro scodinzolante un’ultima volta, perché era così ogni volta che mi vedevi, perché anche se le tue zampe non ti reggevano in piedi, mi facevi sempre un sacco di feste.
Avrei voluto viziarti un’ultima volta, perché si era e lo sei sempre stato fin da piccolo, un grandissimo golosone.
So che non potrai mai ascoltare queste mie parole, ma vorrei che da dove sei ora, insieme agli angeli del paradiso, ci abbai dietro, quando ci vedi piangere per te.
Vorrei poterti ricordare così: un dolcissimo cucciolone, sempre pronto a giocare, che quando era piccolo faceva un sacco di buche e si rotolava nella terra subito dopo il bagno.
Grazie Yago, grazie cucciolone mio, grazie per tutti quei bellissimi momenti che abbiamo vissuto insieme.
Ti voglio bene capoccione mio, non ti dimenticherò mai.
Una delle tue padroncine
