Omnia Vincit Amor

Alessandro Venuto

L’insalata non dovrebbe avere questo gusto, o meglio, dovrebbe averne uno. Sarò raffreddato? Guardo Thomas e Sophia mangiare il loro Happy Meal.

‘Com’è l’insalata? Ti ci ho messo anche le noci’ chiede mia moglie Wendy.

‘Ottima.’ Ripenso ai giorni precedenti, quei dolori muscolari che ho scambiato per un raffreddamento nonostante non corressi da un po’. Ho fatto bene a non andare a lavoro, comunque. Non si sa mai.

Il giorno dopo, la bocca è come anestetizzata, ho fatto a pugni? No, non faccio boxe da un bel pezzo. Vado in cucina, mi attacco il naso alla bottiglia dell’aceto: non sento nulla. Tiro più forte, gli occhi lacrimano ma nessun odore. Vuoi dire che…

La notte passa insonne, penso ai miei bimbi, a mia moglie. E se loro…

Domani, staremo tutti a casa; poi si vedrà.

Il mattino dopo, il tampone che ho effettuato presso Fondazione Eris non lascia dubbi: positivo.

C’è da chiamare sul lavoro, cancellare ogni impegno, chiudersi in casa per? Giorni. Forse un mese. Oggi, faccio parte di quei numeri che per un anno ho letto ogni giorno sul Corriere, in quelli di sinistra, bada bene, con nessuna intenzione di passare in quello di destra.

‘Bimbi, spero non vi dispiaccia ma starete a casa da scuola per un po’’ dico loro. 90 minuti di applausi.

C’è da costruire un quotidiano nuovo fatto di… di? Siamo quattro sotto un tetto, 4 cuori e una caparra. Vediamo come va il primo giorno, l’importante è stare bene. Insieme.

Al mattino, compiti per Sophia, Tommy gioca e io lavoro al nuovo romanzo, appena alzato metto la mascherina e mi disinfetto le mani così tante volte che ormai non ho più le impronte digitali. Dopo pranzo, si gioca insieme poi magari un film e almeno un’ora per leggere Knausgard, Steinbeck e Roth. Tommy sembra caldo, speriamo passi. Ci va bene.

Sophia scopre il gioco dell’Oca di Super Mario alla Swicth, geniale. Spalmo 100 flessioni nell’arco della giornata e nemmeno me ne rendo conto ma è già sera. Ha funzionato.

Unico problema: come farò a mangiarmi le unghie con la mascherina h24?
Organizzo un momento specifico durante il film della notte, ho vinto la camera matrimoniale tutta per me quindi Netflix, unghie poi alcol per disinfettare. Perfetto.

Il tempo inizia a fluire nei giorni e mi rendo conto che quello che temevo fosse perso è del tutto ritrovato, passare del tempo insieme con la mia famiglia in modo puro, senza dover fare altro se non stare insieme, è qualcosa di unico che rende la mia quarantena speciale, tutta da vivere.

Sophia organizza i giochi per i pomeriggi più lunghi, Uno, sfida di disegni, Mimi, Nintendo, cucino con mia moglie tutto bardato e ridiamo come ragazzini ma ci sono due cose che proprio non posso lasciar passare al virus e per le quali è ora di cacciarlo fuori: non poterla baciare e non sentire il gusto della Monster, che sa di acqua frizzante. È tempo che smammi.

Rivoglio mia moglie e la Monster.

Come per incanto, tornano gusto e olfatto. Devo averlo spaventato.

Scrivo, gioco, leggo, mi alleno, guardo il mondo girare dalla finestra mentre combatto la mia battaglia contro la paura, i giramenti di testa, i dolori che vanno e vengono, monitoro la felicità e la salute dei miei bimbi, leggo allibito le idiozie di chi ha da dire contro il vaccino mentre la gente muore tutti i giorni, leggo i numeri, le delibere, ascolto Conte. Fantastico con e su mia moglie. Ogni sera, dalla camera a fianco alla mia, sento i bimbi cantare con lei Ninna-nanna di pace.

Secondo tampone: positivo. Va bene, mi dico. Ho ancora del tempo per noi. Guardiamo la neve che scende dalla finestra, sa di Natale, meraviglioso. Guardo The Gentleman; Guy Ritchie sei un genio. Sono quasi alla fine del romanzo, mi godo il viaggio insieme a Tacito, Cassio Dione e Svetonio.

Lotto contro la spossatezza che mi prende all’improvviso e mi leva il respiro e con l’insonnia che mi fa tirare le 4, a volte le 5, metto la mascherina al mattino e la tolgo la sera.

Guardo The next three days e faccio dubitare mia moglie della mia salute mentale per averle giurato che se finisse ingiustamente in carcere per omicidio la salverei come Russel Crowe poi arriva il terzo tampone, questa volta formato famiglia: negativo. Per tutti noi. Il 2020 si chiude con Gigi D’Alessio al concertone di Capodanno, cioè esattamente come merita; severo ma giusto.

Il nostro tempo ritrovato volge al termine, inizia quello da giocarci fuori, insieme. Con un primo bacio.

Che squadra. Siete la parte migliore di me.

Omnia Vincit Amor.

 

Dedicato a tutti coloro che hanno lottato, lottano e lotteranno contro questa malattia. Godiamoci le nostre vite ma usiamo la mascherina, stiamo attenti e vacciniamoci.

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