Giocolieri in bilico, in cerca di libertà
Vittoria Prazzoli - Piacenza
Ho sempre creduto che le lacrime aiutassero a maturare, a rendere il nostro giardino più rigoglioso, che tutte le ingiustizie che ci circondano non fossero altro che erbe infestanti da estirpare e che fosse necessario coltivare nuove piante per il nostro sentiero vitale, nonostante le difficoltà.
Ho deciso di guardare oltre a ciascuna caduta e di cercare quell’arcobaleno che avrebbe potuto aiutarmi a rialzare. A volte, però, è dura.
È assai complicato dosare le proprie forze ed essere pronti a stare accanto a chiunque. È fastidioso accettare qualsiasi limite, assimilando insicurezze e problemi.
È arduo riuscire a dare un valore a quel tempo che spesso scivola addosso, senza che sia possibile rendersene conto. È difficile scalare montagne e abbattere muri per continuare a coltivare le proprie passioni ed aspirazioni.
È tosto proseguire la lotta con la consapevolezza che sia difficile vincere.
Purtroppo, però, è anche macchinoso riuscire ad accorgersi di tutto ciò: a volte, il fumo ed il male che ci circondano ci rendono più forti; ci aiutano a perderci e a nasconderci tra i movimenti di quella nebbia che talvolta attanaglia l’anima.
Non siamo supereroi, come alcuni pretendono, ma dei semplici esseri umani.
Il mio più grande augurio è questo: imparare a fallire con il sorriso stampato sul volto e rinascere tra i tumulti del cuore, grazie a quella voce che spesso viene trattenuta, ma che non merita di essere spenta, perché dà un senso alla nostra vita, alla nostra essenza che tendiamo a trattenere.
Dobbiamo essere più forti di ogni parola e gesto, per poter oltrepassare ciascun pregiudizio e favoritismo. Solo così possiamo colorare i petali di quei fiori che troviamo lungo il nostro cammino, spegnere il bianco ed il nero che c’impediscono di volare, e percepire il sapore e l’aria di quella soddisfazione e libertà di cui tanto abbiamo bisogno. Siamo soltanto giocolieri in bilico sopra ad un sottilissimo filo d’incertezze.
Vittoria Prazzoli