Caro futuro
Roberta B. - Genova
Caro Futuro,
qualcuno si è impadronito delle tue peculiarità e ha catturato la tua essenza dubbiosa, spingendoti sempre più lontano da noi e togliendoci dalla bocca il sapore dolce della tua sorella speranza.
Oggi il presente ha allargato le sue braccia, ti ha scaraventato fuori dai nostri piani a breve termine e si è preso tutto ciò che è tuo: l’incertezza, l’irrequietezza, la nebbia che si riversa in ogni nostra scelta.
Caro Futuro, tu che sembri lontanissimo, che, in tempi migliori, sei stato viandante di scorci visionari e pastore dei buoni propositi, promettici che tornerai a porre rimedio alla rassegnazione, a trattare il Presente da compromesso indispensabile per i nostri ardui intenti.
Promettici che canterai come melodia di Sirena, distraendoci mentre percorriamo sterili labirinti interiori, legati come siamo alla schiavitù del Presente, esuli dal Passato.
Torna vittorioso, Futuro, tu che tutto puoi raggiungere, anche le misere vite di chi ha perso tanto, eppure, grazie a te, non perde la consolazione della speranza.