Cari amici escursionisti
Lucio
Cari amici escursionisti,
come state?
Mi dispiace, non ricordo i vostri nomi.
Ci siamo incontrati un anno fa sul sentiero delle Batterie, a Camogli.
Al mattino faceva freddo e sono partito con varie giacche addosso, ma il saliscendi tipico del sentiero ligure e il sole implacabile mi hanno costretto a togliermele.
È a quel punto che mi avete superato e ci siamo incontrati poco più avanti nel bosco.
Era la prima volta che facevamo quella camminata tutti e tre e ovviamente da buon rompiscatole mi sono unito a voi.
Era una stupenda giornata d’inverno e siamo arrivati a San Fruttuoso insieme parlando del più e del meno. Lì abbiamo pranzato seduti sulla sabbia e ci siamo goduti i caldi raggi del sole.
Abbiamo risalito il sentiero per chiudere l’anello perdendoci nei discorsi di amici che si lasciano ed è un peccato e altri amici che si sposano e a volte non dovrebbero. Sono stato come mio solito un po’ logorroico e vi ho inondati di parole sulla mia ragazza che quel giorno non c’era, probabilmente perchè ritrovavo me e Giulia nei vostri battibecchi mentre ci sudavamo la salita.
Poi, siamo sbucati dal bosco e tra una foto e l’altra abbiamo raggiunto le macchine.
Parlavamo del virus e della distanza di sicurezza di un metro che tenevamo tra noi mentre camminavamo, ma sembrava tutto così normale in quell’assolato giorno di Febbraio.
In fondo, ci dicevamo, basta tenere un metro di distanza. I giornali esagerano sempre le notizie sulle epidemie e in Italia ci sono pochissimi casi accertati.
Ci siamo scambiati i numeri di cellulare ma ho cambiato telefono e ho perso i vostri.
Un giorno o l’altro sono sicuro che ci rincontreremo su qualche sentiero ligure.
E questa volta vi presenterò Giulia.
Statemi bene!
Lucio